Cosa lega le finestre rotte e alle motocross? Niente, se non fosse per una teoria criminologica (non criminale) “secondo cui non dovrebbero essere tollerate le piccole trasgressioni perché, se trascurate (non corrette e/o sanzionate subito), potrebbero generare fenomeni di emulazione” fonte
Per anni, a torto, si sono tollerate queste (e altre come l’abbandono di rifiuti) piccole (?) trasgressioni e intanto decine di sentieri sono scomparsi trasformandosi in torrenti, molti contadini o proprietari terrieri hanno ben chiuso ermeticamente i loro fondi per proteggersi dalla devastazione fisica e sonora delle motocross.
L’immobilismo e la cecità delle istituzioni e la brava gente delle motocross direttamente e indirettamente hanno promosso l’incuria, hanno promosso l’abbandono di sentieri, hanno dato man forte ad un’economia di sfruttamento del territorio invece che di sostenibilità.
Nel week end abbiamo fatto questo giro, un percorso faticoso ma che percorre uno degli angoli più belli del Veneto: Cencenighe, Canale d’Agordo e Falcade. Abbiamo anche trovato cantieri su sentieri, sintomo di investimenti sul territorio, di volontà di valorizzare, di proporre e predisporre le risorse. Si parte da un’idea di gestione della cosa pubblica che canalizza/indirizza gli operatori privati e che non devasta per sopravvivere. Gli enti pubblici dovrebbero indirizzare l’economia privata su traiettorie di un’economia sostenibile e non somministrare droghe, come fatto finora (cambi sconsiderati di piani regolatori, lottizzazioni – cose tra l’altro molto bambinesche e in odor di voto di scambio).
Risistemiamo i nostri sentieri, mettiamo cartelli per bici, per i pedoni/podisti, valorizziamo le ville e i giardini, apriamo le cantine, facciamo concerti o mostre, rispolveriamo la cultura secolare che ci appartiene.