Primo giro dopo la pausa invernale. Poco asfalto e tanto bosco. Partenza da Battaglia con il vento contrario ma c’è il sole alto che scalda. I sentieri sono in splendida forma: poche piogge e vegetazione che sta germogliando li rendono molto piacevoli. La salita dei Sette Guadi me la ricordavo più corta, ma saranno i nuovi Maxxis da 240 che fanno più attrito sul terreno e il mio livello di forma pari a zero. Allo scollinamento attraversiamo la strada e superiamo la sbarra. Apro gli ammortizzatori e giù a sinistra. Discesona fino a ricongiungerci con lo sterrato detto “il Muro”, da qua scendiamo 200 mt e dopo la casa a sx seguendo i filari di vigne. Questo sentiero d’estate si chiude un po’ e i ragni della zona si ingegnano a costruire le ragnatele dove passa il biker, rendendolo fastidioso per il primo di cordata, ma in primavera è veramente bello. All’uscita seguiamo la strada bianca fino all’asfalto di via Giare.
Ci accolgono i primi fiori dell’anno:
Da qua a sx verso Valle San Giorgio. All’incrocio si segue le indicazioni per Arquà Petrarca e allo scollinamento prendiamo via Pajone, conosciuta anche con il nome di Scajara. La risalita dell Scajara è sempre delicata.
Ma in primavera le temperature sono piacevoli e non è come d’estate una “risalita” agli inferi. Arrivati in cima, andiamo a sx su asfalto.
Si lasciano i Sette Guadi a dx e si prende il sentiero che sale dentro al bosco dopo 30 mt a dx. Foto:
Breve risalita e ci troviamo di nuovo sull’asfalto in via Scalette. Qua andiamo a dx e dopo alcune rampe, giriamo a dx sul “sentiero monte delle Grotte” (tabella dell’ente Parco). Qua si scende. All’incrocio a T prendiamo la dx e in poco tempo siamo a valle.
Considerazioni finali: giro abbastanza breve ma con discese molto belle. Livello tecnico per la discesa medio alto, ma fattibile tutto in sella.